Helmuth Kocher, Merano e la passione del vino

2016-12-15-photo-00001405Il 1992 è l’anno di nascita del Merano WineFestival, manifestazione che offre la possibilità di assaggiare l’eccellenza dei vini italiani. A raccontare l’evento è l’ideatore Helmuth Kocher che personifica la qualità del vino del Belpaese in tutto il mondo.

Erroneamente si potrebbe pensare che Helmuth lavori solo durante l’evento, in realtà la sua vita è cambiata. Ha lasciato il suo lavoro, seguito la sua passione per divenire un proselito di Bacco. Gironzola per il mondo, assaggia vini, segue il suo olfatto e il suo palato, sa quale vino piace, quale seduce, quali potenzialità esprime. Ama viaggiare, conoscere, scoprire ma desidera sempre tornare a Merano, sua città natale. Forse gli piace respirare il profumo delle montagne, ammirare l’attraversamento del torrente Passirio, essere accarezzato dal clima mite e degustare il Pinot Nero in tutte le sue declinazioni. Elegante, profondo e fine proprio come lui. Gli aggrada assaggiare piatti diversi non tanto per golosità quanto per percepire la personalità dello chef, il messaggio che vuole trasmettere. Ecco il suo giudizio sulle potenzialità dello Stivale enologico: “Numerose le ricchezze del nostro paese, anche per quanto riguarda il vino. Bisognerebbe che ogni regione individuasse i vitigni autoctoni più conosciuti e investisse su di loro. Ad esempio la Campania, che negli ultimi anni ha sbaragliato con i suoi calici, dovrebbe puntare sull’Aglianico e sulla Falanghina, uve leader del territorio come accade per le aree del Montalcino e del Barolo. Fanalino di coda alcune regioni come il Lazio. Ha la storia, la vite, il terroir ma non trova ancora la via per emergere come dovrebbe.” Aggiunge : “Vivo ogni giorno della mia esistenza con passione come se fossi un fuoco e dovessi mantenere costantemente la fiamma accesa che si rivitalizza ogni qualvolta vede l’espressione delle persone mentre degustano un sorso di vino, anche se non lo conoscono e non sono esperti del settore, si lasciano trasportare da quell’emozione. Questa è la vittoria.”

Il suo auspicio? Essere ambasciatore del vino nel mondo. Lo è già!