Silvio Carta svela alcune delle sue carte…








Nomen omen: altro poker d’assi per Silvio Carta, realtà nota di Zeddiani (Oristano). Distilleria dalle molteplici sfumature. Tra le bottiglie emergono anche nettari come Vermentino dalle note leggere e fini, Cannonau dalla spiccata personalità, Cagnulari dal lungo epilogo e Monica dalle nuance sensuali.
Proprio in questi giorni all’interno dell’affascinante Grotta di Marcello, al centro di Cagliari, si è svolta una serata all’insegna della sardità: quattro barman hanno dimostrato il loro talento attraverso i prodotti di Silvio Carta. Un gioco di fantasia, colore, sapore e un tocco di estro ha baciato i numerosi avventori in una kermesse travolgente degna di lode.
Carlo Masala, re di picche di WorkUp Academy, incanta grazie al suo Gin’ e Saba a base di Pigskin, Sapa di Miele, Bomba Carta. Il colore è invitante, il gusto piacevolmente intenso. Piermario Baule, sovrano dei cuori del T – Hotel, acchiappa con il Po Tui Negroni realizzato con Per Te, London Dry Gin, Per Te Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2002, Vermouth Servito Bianco, Bitteroma Rosso. Un inno all’amore, quello che non si dimentica, quello che trafigge il cuore e toglie il fiato. Manuel Bonu, faraone dei fiori del Resident Bar, fa goal con Memorie di un camino generato da Fat washing di filu e ferru, sciroppo al caffè, menta, spuma di castagne e latte di mandorla. Un tuffo nel trascorso di un bambino che ricorda i lunghi inverni in compagna dei nonni, illuminati e scaldati dalle fiamme di un camino nei quali il nonno sorseggiava un buon caffè corretto col filu e ferru, mentre la consorte godeva del suo tea alla menta. I ricordi del cuore, quelli che echeggiano attraverso un suono, un profumo, un sapore per poi aprire i cassetti della memoria. Antonio Chillocci, re di fiori del Nobel 26, sbaraglia con Sapeva un po’ di punch. Pigskin silver infuso alla rosa canina, Aspide, Shrub pompelmo e pepe rosa, Sciroppo di lamponi, Aria di melagrana è un inno alla malizia. Un drink che va a ritmo di Gazzelle attraversando il mare tempestoso che se potesse parlare narrerebbe le storie di marinai britannici che si riscaldavano proprio grazie a un sorso di punch.
Ospite d’eccezione anche Sa Carapigna di Sebastiano Pranteddu, “fabbro” del sorbetto antenato del gelato e di un torrone unico. Ingredienti di un tempo, sapori del passato che, ancora adesso, superano la modernità.
Elio, figlio di Silvio, resta indiscutibilmente un grande comunicatore. Protagonista dal naso sopraffino, dalla favella scolta, lo charme di un uomo di altri tempi che, dinnanzi alle difficoltà della vita, è riuscito a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, riempiendolo lui stesso in caso di necessità. Un visionario, sempre pronto a tendere la mano ai giovani talenti.
La qualità dei prodotti di Silvio Carta resta invariata negli anni, anzi sempre più ricca. Una sfilata di carte da gioco pronte a essere svelate… Chissà forse nel tempo riveleranno il futuro…
