Che Beginning sia… Ultimo dell’anno alla Sala Umberto

La società è cambiata, i femminicidi sono all’ordine del giorno, la situazione iraniana è sempre più calda. Sono trascorsi secoli dalla nascita dell’uomo ma la donna resta sempre in una posizione subalterna. Si deve distinguere per bravura, intelligenza, intuito e quando poi raggiunge (se lo raggiuge) il successo, deve fare a pugni con l’età che avanza e dar spazio alla maternità, ma non è facile trovare l’uomo giusto. Colui il quale ti ama per ciò che sei, che ti appoggia nelle situazioni difficili, che accetta il fatto che tu percepisca uno stipendio più alto del suo, sarebbe l’uomo ideale. Così inizia Beginning di David Eldridge, tradotto da Marco Maria Casazza, diretto da Simone Toni e interpretato da Francesca Inaudi e Giovanni Scifoni in scena alla Sala Umberto fino al 31 dicembre. Una scenografia colorata che rappresenta i “relitti” di una lunga serata tra amici a casa di un’ ultra trentenne benestante, tipico esempio di self made woman: Laura. La padrona di casa ha le idee molto chiare, appena vede oltrepassare la soglia del suo appartamento Daniele, capisce che sarà il padre di suo figlio e così cerca di sedurlo. Il giovane, a sua volta, sebbene belloccio, è pieno di paure che non nasconde. Reduce di una relazione dall’epilogo amaro e già padre di una bambina. Botta e risposta tra un calice di vino e un paio di hot dog improvvisati, musica e qualche balletto da discoteca. I due attori sembrano avere una certa complicità, la performance, talvolta è un po’lunga, ma copiosa di riflessioni, uno squarcio della società odierna nella quale tutti inseguono qualcosa non rendendosi conto che il tempo fugge e che gli affetti reali sono rari e preziosi.
Se desiderate trascorrere un ultimo dell’anno insolito… Andate a teatro, magari con il vostro partner… All’uscita dello spettacolo troverete degli spunti sui quali riflettere.