Concours Mondial de Bruxelles 2022 sbarca a Roma
Corona d’alloro, come i grandi poeti, il Concours Mondial de Bruxelles premia nell’ariosa e soleggiata cornice di Palazzo Valentini nella Capitale i nettari migliori. Protagonisti calici italiani con la Calabria che presenta una delegazione di 28 aziende che fa parte delle 535 etichette del Belpaese insignite delle prestigiose medaglie del Concours Mondial de Bruxelles e del Concours Mondial du Sauvignon. Tra i nettari da sorseggiare emerge la cantina calabrese Termine Grosso con ben tre premi con i sorsi Crete del Falco, Luna Piena e Theorema. Antonio e Patrizia svolgono un lavoro meticoloso che raggiunge ottimi risultati riuscendo a declinare il Gaglioppo nelle sue molteplici sfumature; per la medesima regione il Nerello Mascalese di Tramontana nel calice 1890 è da assaggiare. Bulgarini della Lombardia conosce il Lugana come pochi. Vitigno a bacca bianca che appartiene alla famiglia del Trebbiano, un tutto pasto che conserva una spiccata acidità e una versatilità non comune. Lo Spumante Metodo Classico 60 mesi del 2015 è strepitoso: mineralità, pesistenza, charme. Tenuta Monteti in Toscana lascia degustare 3 bottiglie degne di nota. Il Rosé TM 2021, Merlot e Cabernet Franc si amalgamano alla perfezione raggiungendo una nuance tenue che solletica naso e palato; Il Caburnio 2017 (Cabernet Sauvignon, Merlot, Alicante Bouschet) sosta in acciaio, barrique e tonneaux per poi essere affinato in bottiglia: la profondità della macchia mediterranea; Monteti 2017 (Petit Verdot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon) lascia che il bosco respiri attraverso note fruttate, floreali, vegetali e balsamiche. Avete mai assaggiato un vibrante Nero d’Avola? Don Tomasi lo realizza attraverso due bottiglie, una vestita di amaranto e oro e l’altra blue e oro e l’aggiunta di Cabernet Sauvignon. Bouquet elegantemente estroversi, intensi ed espressivi coerenti con il sorso.
Due masterclass dedicate ad altrettanti stati come Portogallo e Croazia, diversi ma nostri fratelli. Il primo noto specialmente per il Porto portato in auge dagli Inglesi e che a partire dal 2000 ha subito una notevole evoluzione. Non tutti sanno, però, che il Portogallo, nell’area centromeridionale gode di una superficie vitata da secoli. Prodotte anche disparate bollicine. Lo spumante Brut Nature Sublime 2011 della cantina Quinta dos Abibes generato da uve Arinto de Bucelas che sosta 48 mesi sui lieviti e 6 mesi in bottiglia è particolarmente piacevole. Oro dalle sfumature antiche, il perlage fine e persistente emana profumi di cera d’api, crosta di pane, una lieve nota cedrina, lime in bocca si trasformano in una sontuosa crema dalla spuma vivace. Una bella scoperta. La Croazia produce il 70% di vini a bacca bianca, palesemente superiori ai rossi. Vina Belja 2021 dal paglierino lucente è un Riesling Renano intrigante. Sentori agrumati avvicinano al mare per la straordinaria sapidità. Un tuffo nell’acidità dall’epilogo ammandorlato.
Il Concours Mondial de Bruxelles 2022 lascia una scia alcolica da godere intensamente.





