La famiglia Cotarella mette Il Punto!

Sauvage (selvaggio) questa è l’etimologia del Sauvignon. Anche la forma della foglia vagheggia il selvatico, confermando che si tratti di un’origine spontanea. Il suo “punto” di inizio è la Francia e dagli studi recenti, probabilmente, la Valle della Loira, notata la variabilità morfologica presente sul luogo. La sua storia nella terra dei Galli è altalenante: luminosa in alcuni periodi, nebbiosa in altri. La preziosa uva è presente in disparati paesi come California, Cile, Nuova Zelanda e l’Italia che, per anni, l’ha collocata, specialmente, in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige. Oggi guarda il sole anche dalla Sicilia. Vitigno semi – aromatico, per tale motivo, attrae i neofiti colpiti dalla sua prorompente estroversione olfattiva ma è un poco snobbato da quelli considerati “esperti” che ne sorseggiano solo dei più celebri. La famiglia Cotarella ne ha prodotto una versione completamente innovativa, per niente scontata, moderna. Dal vigneto di Puntoni nel comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) nasce Il Punto 2019(Sauvignon 100%) che per la famiglia Cotarella rappresenta l’incontro tra due generazioni. In realtà in questo segno si possono identificare diversi significati: punto geometrico piccolo e importante alla base delle altre figure, assonanza proprio con Riccardo che segue tante realtà enologiche; ha differenti dimensioni, proprio come sono svariati i calici della cantina; è un segno, quindi un riferimento per tutti gli studenti di Intrecci che identificano in Dominga, Marta ed Enrica tre colonne portanti della loro formazione professionale e probabilmente umana. Si parla di una nuova sfida in questa bottiglia ma la prova è già riuscita. Un giallo paglierino dai riflessi preziosi sprigiona profumi di fiori gialli, note erbacee, sbuffi di biancospino, mandorla, soave balsamicità. Il nettare è arioso, offre la sensazione dello spazio, della libertà. Si vagheggia di camminare su un prato da scalzi e avvertire la finezza della natura che crea con estrema eleganza ogni singolo elemento. Il sapore è agile, vibrante, leggiadro, l’acidità regala un epilogo chic.  I sentori si avvertono, creano un arcobaleno nel quale è possibile individuare i singoli colori, sfumature di pastello, nessuna nuance sovrasta. Perfettamente nitido. Un carillon che nasconde piccoli segreti preziosi che fuoriescono roteando il bicchiere, non si celano ma permangono nella loro dimensione. Si sa, le donne hanno sempre qualcosa da nascondere. Provate a indovinare…