Due compagni di fine estate: Toscano 1492 A.D. e Boigin Saffron Silvio Carta
Il 1492 resta uno degli anni più significativi della storia. L’autore de Il trionfo di Bacco e Arianna o Canzone di Bacco, Lorenzo il Magnifico, muore. Con lui si conclude il Medioevo iniziato nel 476 d.C., anno nel quale Odoacre, re degli Eruli, depone Romolo Augustolo, inviando alla Corte di Costantinopoli le insegne dell’Impero Romano d’Occidente. I Turchi occupano parte della Penisola Balcanica; la famiglia degli Asburgo padroneggia sempre più in Germania; l’Inghilterra è governata da Enrico VII appartenente alla famiglia dei Tudor; la Francia ha come leader Carlo VIII; gli Arabi, minaccia ancora oggi incombente, sono allontanati dalla Spagna. L’episodio che passa alla storia senza precedenti, però, è la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Il mondo cambia. L’economia dal Mediterraneo, culla della civiltà antica, si sposta all’Oceano Atlantico. Il cosmo evolve e aumenta la sete di potere da parte delle potenze europee. In Europa giungono mais, melanzane, pomodori, tabacco… A quest’ultimo si ispira la fumata realizzata da qualche tempo dalle Manifatture Sigaro Toscano. 1492 Anno Domini. Settembre è il mese giusto per aspirarlo. Le temperature sono in lieve discesa, le spiagge meno affollate. È il momento esatto per sorseggiare un Gin Tonic a base di Boigin Saffron di Silvio Carta assieme a un acino d’uva bianco. Settembre è tempo di vendemmia. Il crepuscolo, la brezza marina, la sdraio sulla battigia, la compagnia del tabacco Kentucky americano dalla doppia fermentazione e la lunga stagionatura si sposano perfettamente al Gin allo zafferano. L’affumicatura del sigaro stuzzica il naso, note di cioccolato, caffè conducono al nuovo Continente, le nuance lignee rammentano il viaggio faticoso dell’Italiano attraverso la Nina, la Pinta e la Santa Maria. Come il percorso della spedizione, talvolta la fumata è tortuosa, ma vale la pena aspirare. Note amare si attenuano con la fresca effervescenza dolcemente piccante di zafferano. Fumo e liquido si amalgamano perfettamente. Il sorso necessita della boccata e viceversa, entrambi esaltati da un semplice chicco d’uva, ancora oggi simbolo benaugurale che rammenta il sacrificio di Cristo valso per uomini mossi dalla curiositas, che amano osare, conoscere, attraversare i mari per raggiungere la meta. 1492, anno dell’arrivo a Cagliari del tribunale spagnolo della Santa Inquisizione. Il terrore dilaga sulle strade, accuse di “deviazione di fede” fioccano. Torture per incutere paura e godere delle sciagure altrui. Come avrebbero reagito quei benpensanti alla libertà di voto, ai matrimoni civili, al veder fumare il 1492 voluttuosamente da una donna? Una rotonda tra date, eventi, epoche differenti che si incrociano nel 1492 grazie al connubio tra fumate che rammentano il cacao dei Maya, il caffè echeggiante il pastore Yemenita Kaldi e assaggi del gin Silvio Carta sapientemente mitigato dalla vivacità dell’acqua, animato dalla presenza del giovane Krokos, amante involontario di Cleopatra che era solita immergersi in una vasca calda per dorare la sua pelle. Spezia afrodisiaca in grado di far cadere in oblio tra un goccio e una fumata … Per attendere la prossima estate.