Il monsone degli chef: Francesco Costantini

Anguillara Sabazia, borgo suggestivo sulle rive dell’omonimo lago, chiamato così forse dall’unione di tue termini che vagheggiano la presenza femminile e le caratteristiche geografiche. È qui tra la brezza lacustre, una sensuale foschia, luci che disegnano la località, i versi di uccelli marini, la spiaggia sotto i piedi che regala la sensazione di libertà che si erge lo Chalet del Lago.

Un cadeau realizzato dalla determinazione dell’intraprendente e loquace Diego David, il tocco e la professionalità di Eleonora in sala, la maestria di Francesco Costantini, chef romano talentuoso dall’atteggiamento umile, la voglia di emergere assolutamente condivisibile e l’estro floreale, sì perché grazie alla mamma compone i piatti come se si trattasse di creazioni di fiori nelle quali un tocco di giallo spiritoso, di rosa candido, di verde speranza che in bocca si trasformano in gusto avvolgente, in onde di piacere. Certo perché lavorare insieme significa vincere insieme.

Lo Chalet è una squadra di giovani menti che desidera raggiungere la vetta e poter guardare dall’alto la salita intrapresa, l’arrampicata copiosa di ostacoli, la vetta raggiunta con fatica. Diego è un direttore d’orchestra attento ed esigente, Francesco un architetto che costruisce bouquet edibili, petalosi, profumati, voluttuosi, invitanti. I prodotti sono stagionali perché Francesco va come il vento, è un monsone… Un vento periodico che cambia direzione in base ai mesi, al suo intuito, che spira dal mare verso il continente o viceversa.

Un percorso in barca a vela nel quale è possibile viaggiare nelle diverse epoche attraverso i piatti. L’ Aperipolpo lascia rivivere la Battaglia di Adrianopoli. I bombardamenti si trasformano in lance di Cupido, è un piacere essere colpiti; il Carpaccio di pesce spada semistagionato con salsa di ciliegia, maionese alla salvia e olio Flaminio affumicato rasenta la perfezione assieme alle Conchiglie con burro, alici di Sciacca, peperone giallo e rosso, gel di limone e crumble croccante di pane alle erbe. Numerosi i bassorilievi, magnifici da osservare.

Clara De Felice è un’ottima pasticcera. Gusto, charme, equilibrio, armonia con un tocco di fantasia la contraddistinguono. I dessert sono ben delineati, gli ingredienti dosati mai stucchevoli, invitano all’assaggio che è talmente irresistibile che è quasi impossibile aspettare il tempo per afferrare il cucchiaino e non utilizzare il dito… Perché la gola è il mantenimento della vita (Leonardo da Vinci).