Vie di Romans…Vitigni “intenazionali” nostrani
Tra i cognomi più diffusi del lungo Stivale emerge Gallo… “Surname” conosciuto anche all’estero e indissolubilmente legato al nettare di Bacco. L’americana Gallo winery, di origine piemontese ha reso l’uccello domestico uno dei simboli più noti al mondo, sebbene il fascino resti ancora nostrano, in primis nell’area chiantigiana che non può fare a meno del suo leggendario gallo nero. Un altro celebre “pollastro” è l’emblema dell’elegante cantina Vie di Romans in Mariano del Friuli (Gorizia). È qui che si innalza questa splendida tenuta da anni dedita alla coltivazione della pianta sacra a Dioniso. Zona ventilata, latitudine ideale, microclima unico, suolo di diversa natura offrono alla vite singolarità che si lasciano godere in calici signorili e sorprendentemente loquaci. Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon Blanc, considerate uve internazionali, in questa regione, ancora di più su questi 65 ettari di Vie di Romans, appaiono felici, fiere di appartenere a un dominio di confine, protagonista di guerre, resistenze, invasioni e terremoti. Paladino dell’ emozionante “castello” è Gianfranco Gallo, charming man, dalla favella sciolta, lo sguardo intelligente, la battuta pronta che esprime, attraverso gesti e parole, l’attaccamento alla propria terra: l’orgoglio friulano. Disparati i calici da sorseggiare, sebbene in alcuni casi i vitigni siano i medesimi, la zone regalano dei veri e propri cru che da un anno ad un altro vestono abiti differenti, allacciati da una riconoscibile mineralità, una buona acidità, una rara grazia. È come se i tre attori della tragedia greca: protagonista, deuteragonista e tritagonista si abbigliassero, in base alle condizioni pedoclimatiche, in maniera completamente diversa, ma mai perdendo la propria identità e accettando il tempo che trascorre poiché l’invecchiamento non può essere altro che un miglioramento… Raffinata bevuta a tutti.