La Sclusa, profumi friulani

Tra le regioni a statuto speciale del lungo Stivale è presente il Friuli Venezia Giulia. Terra di confine, dal nome romano, agognata dalle popolazioni barbariche, protagonista dei conflitti mondiali, prestigiosa nella storia. Generosa nel panorama, meta di turismo dalla cucina variegata e dai calici profumati. Diverse le cantine presenti, tra queste La Sclusa dai terreni marnosi, nel cuore del territorio. L’autoctona Ribolla Gialla, il profumato Sauvignon, l’affascinante Verduzzo Friulano, il luminoso Friulano, l’accattivante Refosco, lo sfaccettato Schioppettino si esprimono in modo vivace. Calici diretti, senza fronzoli, beverini, coerenti con il territorio e con chi li produce. La Sclusa, oggi giunge alla quarta generazione. Tita Tramuntin è un “uomo di fatica” di altri tempi che, negli anni ’60, ha avuto l’intuizione di creare qualcosa di proprio. Assieme al figlio Gino riesce, nel decennio successivo, a generare una realtà solida che, ancora, regala prodotti interessanti,  esportati in diverse parti del mondo. I discendenti Germano, Maurizio e Luciano (a loro volta padri) hanno percepito i sacrifici dei loro antenati, facendoli propri e riuscendo nella realizzazione di un sogno, generazioni fa, insperato. Il più estroverso è Germano. Loquace, concreto, tratta le proprie bottiglie con cura. Un po’ showman, un po’ gentleman, dalla favella sciolta, è grato alla sua terra natia, riconosce i sacrifici compiuti dai suoi predecessori, crede nel lavoro di squadra, rispetta la famiglia e si sente fortemente friulano, descrive le “proprie creature” con affetto e gratitudine, mai fuori le righe. Esempio della bella Italia che tutti dovremmo conoscere.