Nepos Villae: l’equilibrio dell’Amarone
Esistono alcuni luoghi che entrano nel cuore, che raccontano storie di persone che poi diventano eterne, immortali grazie a un sorso, capace di trasmettere sentimenti, lasciandosi guardare, annusare, godere. Da una casa rurale benedetta dalla cappella di famiglia dedicata a San Francesco nella quale ogni oggetto pullula di vita: quadri, fotografie, talami, soprammobili, bicchieri… Ogni cosa desidera parlare, raccontarsi e soprattutto essere ascoltata. Da qui si erge una villa che narra della famiglia Ruffo un tempo Quintarelli. Tante le date, numeri con i quali si potrebbe vincere al lotto, incisi sulla pietra, scolpiti nella mente dei discendenti.
Siamo in un’area della Valpolicella, Valle di Negrar, zona conosciuta in tutto il mondo grazie a uno dei vini più noti: l’Amarone, tanto amato oltreoceano. Sorso focoso, passionale appagante del quale Nepos Villae ne è un fantastico ambasciatore che nella produzione ne inserisce non solo le braccia ma anche il cuore. Il podere del quale si occupa un loquace Gilberto il cui testimone passerà certamente a Francesco è una pietra color rubino, incastonata in una regione italiana che ha ancora tanto da raccontare. Le vigne si trovano lì intorno la struttura, parlano con i forestieri, con gli abitanti della casa, anche con quelli che non esistono più. Una corrispondenza di amorosi sensi avvolta da un’atmosfera fresca, ridente. Una location all’interno della quale ambientare un romanzo per trarne uno sceneggiato televisivo, oggi più noto come fiction.
Ed è qui che entra l’Amarone della Valpolicella Classico DOCG Campo Villa 2015 (Corvina gentile, Corvina grossa, Rondinella, Molinara) generato da un suolo marnoso è il biglietto da visita di una cantina che ha le idee chiare. Le nuance preziose dai riflessi granato regalano un gentiluomo non del tutto penetrabile che offre un bouquet di ciliegia, mirtillo, uva fragola su un tappeto di pepe nero, liquirizia, curcuma, scatola di sigari. In bocca è avvolgente e vivace, sguaina una spada che lo rende accattivante.
Il Valpolicella Classico Superiore Ripasso DOC Strada Campiona 2016 (Corvina gentile, Corvina grossa, Rondinella, Molinara) è una papessa proprio come l’arcano dei tarocchi, rappresenta il presente, il passato e il futuro. Fertilità è la parola chiave, importanza storica, rappresentazione di un territorio. Generosità sia nel colore che nell’olfatto, sempre equilibrato. Archetti violacei aggradano il fortunato avventore. Uno scrigno segreto dal quale fuoriescono petali di rosa, prugna disidratata, marasca, su note mentolate e smaltate. Il sorso è piacevolmente evocativo… Invita alla sensualità.
Valpolicella Classico Superiore DOC Contrà del Tono 2016 (Corvina gentile, Corvina grossa, Rondinella, Molinara) è una scoperta… Una nuance preziosa disegna archetti avvolgenti, forieri di aromi come pepe nero, chiodi di garofano, coriandolo su un palco di ciliegia, ribes. In bocca un velluto morbido accarezza le papille lasciando un epilogo di arancia sanguinella dalle note mentolate.
Negli ultimi anni sì è cercato di “alleggerire” lo splendido sorso dell’Amarone, giocando con i colori, rendendolo più soave, spesso sbagliando. Si tratta di un vino dalla spiccata personalità che non deve essere violato, ma amato e ascoltato per diventare un ottimo seduttore. Nepos Viallae lo fa… Tre bottiglie, tre disparate declinazioni da apprezzare e godere con estremo equilibrio.

