Identità golose 2022
Compie 17 anni la manifestazione Identità golose che si svolge, annualmente, nel capoluogo lombardo. Numerosi cooking show, dibattiti, chef presenti e addetti ai lavori. Ognuno, dopo il lungo periodo di pandemia, ha cercato di offrire il meglio di sé in un’atmosfera serena e golosa.

Tra i presenti Maria Chiara Sanna, madre di tre figli e moglie fedele, che è riuscita, attraverso il gelato, a sprigionare la sua creatività nella provincia romana di Anzio che diede i natali all’imperatore Nerone. Estroversa, equilibrata proprio come le sue delizie è orgogliosa delle origini laziali e conosce bene le tradizioni del territorio. Cerca, attraverso la storia, di portare in bocca i sapori autentici. Esordisce proprio con il Neroniano, omaggio al figlio di Agrippina e al Cacchione di Nettuno DOC, vitigno autoctono di Cori (Latina) noto anche come Bellone che negli ultimi anni colma numerosi calici attraverso il colore prezioso e un epilogo fresco e soprattutto sapido proprio nelle zone di mare con il quale, Maria Chiara ottiene una riduzione. Presenti chicchi di caffè qualità “Finca”, scorze di arancia Navel, scorze di limone di Sorrento e variegato con Ciambelline al Vino. Prosegue con Benvenuti al Sud, certamente ispirata dalla simpatia di Alessandro Siani, composto da una base di Mandorla di Toritto presidio Slow Food, pistacchio di Stigliano e variegatura di arance candite della qualità “Navel” di Agrigento, impreziosito dal pistacchio croccante. Cucchiaino libidinoso attraverso il quale assaporare i singoli ingredienti che assaggiati regalano un’esplosione di piacere. Un viaggio nel Mediterraneo. L’Arte del gelato è il castello dei desideri nel quale assaporare le dolcezze di Maria Chiara.


Dal centro si va verso Milano per conoscere il giovane Alain Locatelli di Colazioni & Gelato, bergamasco di oltre trent’anni, esperto di lievitazione e soprattutto creatore di ottime sfoglie. Si forma tra la Svizzera e la Francia. Dalla prima apprende l’arte del cioccolato, della seconda adora l’utilizzo e soprattutto la qualità del burro che considera superiore a quella italiana. Disinvolto, di bell’aspetto, considerato da molti una promessa italiana. Da lui si assaggia una mini Tarte Tropezienne bagnata da Armagnac e baciata dalla vaniglia. All’interno gelato Malaga pralinato alle noci. Un morso semplice, leggero e chic.


Ad attirare l’attenzione della platea è Fabrizio Fiorani noto per il motto: “Bello, buono e replicabile” aggettivi sui quali ha creato la carriera. L’occhio vuole la sua parte perché colpito nell’immediatezza; il palato desidera l’appagamento e la qualità deve perdurare nel tempo in modo da accontentare tutti nella medesima maniera. Dal florido curriculum ha una spiccata sensibilità, empatico, è una spugna, trae spunto da ciò che vede e rendendolo proprio. In continuo movimento apprezza la diversità facendola diventare normalità. Cerca di stupire l’avventore in modo intelligente. Superflua la descrizione del suo gelato soft alla vaniglia, perché da vivere. Ingredienti, in apparenza disparati, trovano il piacere poligamico con olio di olive taggiasche, caramello e foglie argentate. Policrome texture si abbracciano in una nuance dalla grazia nipponica.


Per gli amanti della pizza Umberto Calemme, pizzaiolo di terza generazione, è da conoscere. Oggi faraone di Cocciuto a Milano ma di origina napoletana, ha cercato di portare il sapore partenopeo lungo tutto lo Stivale. Crede nella qualità dei prodotti made in Italy e capisce che il passpartout per il successo è il carboidrato italiano per eccellenza. Le sue tavolozze edibili subiscono la giusta lievitazione e si colorano attraverso il dattero rosso infornato, le alici di Cetara, la crema di dattero giallo, i ciuffi di ricotta di bufala, la granella di pistacchio di Bronte tostata, l’arancia essiccata, il basilico fresco e l’olio evo. Così nasce la Cetarancia. Per gli amanti del drink a base di chinotto, possibilmente realizzato da Mattia Cilia, esperto di miscelazione, si può gustare una fantastica pizza con sfilacciato di ribs marinato agli agrumi, stracciatella di bufala, petali di pane croccante essiccato e aromatizzato e peccaminosi fili di peperoncino. Un morso è troppo poco per essere appagati. Bisogna mangiarla tutta.
Ci rivediamo a Identità golose 2023.