Cantina Garrone: i custodi della Val d’Ossola

La Val d’Ossola in provincia di Verbanio – Cusio – Ossola, Pimonte regione dei grandi vini, proprio in quest’area ospita le Cantine Garrone, originarie dell’astigiano, oggi emblema della zona.
Negli anni ’80 si verifica l’esodo delle campagne a favore delle città. La vita nei campi sembra non offrire alcun futuro, invece Roberto e Mario permangono nell’idea che il futuro è proprio l’abbarbicarsi alla propria terra e che la modernità non possa essere costruita senza la tradizione. La vite non è più solo un mezzo di sussistenza ma diventa la possibilità per entrare nel commercio. E’ un viticoltore decano a offrire la sua fiducia a questa famiglia offrendo le proprie uve… Da un briciola si può costruire una montagna.
Attualmente Cantine Garrone lavora con una cinquantina di viticoltori che, sotto la direzione agronomica dell’azienda coltivano circa undici ettari di vigneti situati nei comuni di Trontano, Masera, Montecrestese, Crevoladossola e Domodossola, ed in particolare dalle sottozone più storiche quali Pello, Buscialun, Vignamaggiore, Cisore, Oira.
Le vigne storiche, che hanno in media 60 anni di età, con alcune piante ultracentenarie, sono allevate a “Toppia” , una pergola tradizionale che segue l’inclinazione naturale del terreno e preserva i germogli dalle gelate primaverili, ma che richiede un carico di lavoro umano molto elevato. In qualità di custodi della produzione vitivinicola Ossolana, Cantine Garrone insieme all’Associazione Produttori Agricoli Ossolani e all’Università di Torino, hanno intrapreso il progetto di recupero del materiale genetico del Prünent selezionando tre cloni di “Nebbiolo Ossolano” oggi riprodotti in vivaio. La produzione vitivinicola Ossolana è un inestimabile patrimonio storico e genetico che senza la famiglia Garrone sarebbe andato perso.