Querceto di Castellina e incontri i Venti…

Una delle parole più conosciute in lingua italiana a parte pizza, amore, Nutella … E’  Chianti. Se si va all’estero si resta ipnotizzati dal modo con i quale gli stranieri descrivono la “Tuscany” che agognano, sebbene mai visitata, ne immaginano i paesaggi, idealizzati attraverso una rivista, un documentario o semplicemente l’assaporano, avendone assaggiato un sorso di vino. Jacopo Di Battista potrebbe essere definito un ambasciatore della regione che ha dato i natali al Sommo Poeta, visto che ha sposato un’americana e la maggior parte del suo delizioso nettare è destinato proprio agli Stati Uniti. “Desidererei essere più noto in Italia che fuori il Belpaese. Mi piacerebbe che i miei vini si identificassero per lo stile che li caratterizza. Ho avuto diverse soddisfazioni nel corso degli anni, ho viaggiato molto ma, oggi, voglio restare nella mia patria e lasciare che i miei calici si possano godere”. A parlare è il “leader” di Querceto Di Castellina, realtà considerata, da alcuni, di confine perché a cavallo tra Castellina in Chianti e Radda, nella quale la vegetazione è fitta, le vigne arrivano a un’altezza di 510 metri s.l.m. attorniate da boschi di cipressi, querce, lecci. Microclima ben ventilato che regala alle uve un generoso bouquet. Per chi volesse immergersi nella natura è possibile essere ospitati in suite di diversa dimensione fino a un massimo di quarantuno posti tra piscina di acqua salata e vista mozzafiato. Tra i sorsi da assaggiare L’Aura Chianti Classico DOCG 2019, vagheggia non solo i natali di Jacopo con la madre Laura ma anche l’ispirazione di Petrarca, sempre in lotta con se stesso. Sangiovese che sosta per 12 mesi in botti di rovere francese di 500 ml; Podalirio 2017 (Merlot 100%) è proprio una farfalla che passa di fiore in fiore, vista la facilità di beva. Sei (Sangiovese) riconoscibile grazie all’etichetta che riporta la foglia del vitigno è una Porsche dai lineamenti tondeggianti e la potenza da auto futurista, etichetta che nel nome echeggia sempre Laura, sia di Petrarca che la madre di Jacopo. Fuoriclasse è Venti 2017 (Sangiovese e Merlot) intenso, complesso, persistente ma nel contempo soave… Una ventola… Si vola…