Toscano Antica Tradizione bacia il Mirto di Silvio Carta 1929 Ricetta Storica
«Le persone che si amano si mescolano come l’acqua e il vino; le persone che si odiano si separano come l’acqua e l’olio» (Empedocle). Forse è da qui che nascono le storie d’amore di Edoardo e Carlotta, Ottilia e il Capitano resi immortali grazie alla penna di Johann W. Goethe. Le affinità elettive dimostrano, realmente, come alcuni elementi si amalgamino e altri si respingano… Classica l’espressione: “Quella persone mi piace a pelle”. È reale, vera, istintiva. È così che si unisce il sigaro Toscano Antica Tradizione e il Mirto di Silvio Carta 1929 Ricetta Storica. Il primo dall’aspetto brunito, vagheggiante l’origine regionale, dal ripieno italiano e americano, il corpo lungo e il centro panciuto, nato nel 2010 da una lunga stagionatura. La sposa è sarda, una deliziosa moretta dai riflessi più tenui, l’abito prezioso, la chioma celeste, ondeggiante, dal bouquet generoso e raffinato, tutto mediterraneo. Il sigaro si lascia annusare, incuriosisce. Pepe nero, liquirizia, erba appena tagliata. La fumata non è difficoltosa, appagante, il finale ammandorlato, quasi tannico, richiede idratazione. Il mirto è una donzella dalle forme sinuose, calda, avvolgente. In bocca è vellutata, idrata il palato che richiede ancora un’altra fumata e così via… Il tipico atteggiamento di due amanti opposti, che litigano e si uniscono inquieti e soddisfatti.