La sfilata di Case Vecie
Corvina, Corvinone, Rondinella, raccolta, graticci… Cosa viene in mente? Il re del Veneto, il signor Amarone, apprezzato dagli amici oltreoceano, in modo particolare da Hannibal Lecter che lo abbina a un fegato, umano ovviamente. Voluttuoso, setoso, avvolgente: un sorso che non lascia indifferenti.
In occasione dell’evento Fermento, giunto alla quarta edizione, organizzato dalla Fisar di Milano, è stato possibile degustare l’azienda agricola Brigaldara con Case Vecie. Eccellenza della regione generata da suoli copiosi di argilla e tufo che regalano annate generose dai tannini “saporiti” e l’estrema bevibilità. Simbolo delle ultime generazioni che puntano alla leggiadria del calice… Ed è così che si presenta l’Amarone della Valpolicella DOCG 2015 con archetti sinuosi e soavi come una fanciulla in movimento. La preziosità del rubino regala nuance di piccoli frutti rossi acerbi, prugna, sbuffi di caffé che in bocca volano come rondini che invitano a un secondo assaggio. Il 2010 è da godere, il colore vira in granato. Pepe nero, sentori di bacca di vaniglia, curcuma all’assaggio si trasforma in un tappeto rosso nel quale la morbidezza è contrastata da una vibrante acidità, arancia sanguinella e cioccolato fondente si abbracciano. La versione 2006 dalle sfumature mattone vagheggia la pesca rossa matura, la ciliegia, i tannini soffici chiudono con una scia prolungata quasi come se si trattasse di un morso sensuale a un labbro. Un potpourri di viola, rosa canina assieme a sentori di humus, terra bagnata scivolano in gola con eleganza. Una nota dolce, appena accennata, tratteggia una personalità di un uomo che desidera ancora essere apprezzato per la sua freschezza, è l’annata 2000…
Una sfilata di calici tutta da apprezzare che dimostra ancora la grandezza e la diversità di questo meraviglioso made in Italy.