Termine Grosso: Don Fabrizio 2019
Una delle poche occasioni, si spera, nella quale l’uomo è generoso, è la condivisione di una buona bottiglia di vino. Proprio ieri è stato possibile degustare un ottimo calice di Gaglioppo: Don Fabrizio 2019 della cantina Termine Grosso. Si tratta di una realtà calabrese collocata a Roccabernarda, nell’area del crotonese. In disparate occasioni mi è capitato di narrare questa esistenza ma ogni volta accade come se fosse la prima, come se mi innamorassi della medesima persona in modo diverso: uno sguardo in più, un’attenzione maggiore, un’angolazione differente. Termine Grosso, grazie alla determinazione di Antonio e l’attenzione di Patrizia, genera differenti calici tutti di qualità che raccontano sì vitigni e territorio ma con un’eleganza reale, mai affabulatrice, concreta… Oserei dire regale. L’uva Gaglioppo generata da Sangiovese e Mantonico, nella regione che ha offerto il nome all’Italia è padrona e regina ma non tutti sono in grado di offrire risultati così esaltanti. Don Fabrizio 2019 indossa un abito rubino trasparente tendente al granato che lascia archetti sensualmente serpeggianti che inducono alla tentazione dell’assaggio immediato. È necessario, però, soffermarsi sul bouquet. Amarena croccante, pepe rosa, sbuffi di paprika dolce, viola. In bocca freschezza e una discreta sapidità concedono un sorso agile, il tannino è straordinariamente vellutato. L’epilogo lungo e carnale, si succhia una ciliegia alla giusta maturazione.
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