L’enogastranauta Carlo Zucchetti racconta il Divino Etrusco

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Appena trascorso il lungo weekend che ha visto i vini della Tuscia protagonisti di un interessante percorso attraverso le suggestive vie della cittadina di Tarquinia. Tra i popoli dell’antichità produttori e bevitori del nettare di Bacco emergono gli Etruschi. Mentre i Greci e i Romani hanno lasciato una vera e propria letteratura sull’argomento, degli Etruschi permangono tanti reperti soprattutto di carattere funerario che hanno come soggetti uomini e donne, spesso, danzanti, in balia dell’ebrezza dionisiaca. In scena la Dodecapoli etrusca costituita dalle dodici città che in antichità costituirono un’alleanza militare e religiosa sugellata dal vino: Tarquinia, Arezzo, Bolsena, Cerveteri, Chiusi, Cortona, Orvieto, Perugia, Populonia, Veio, Volterra, Vulci, presenti ciascuna con la propria cantina. Cammino stimolante che ha regalato agli avventori qualche istante di storicità. Giunto all’undicesima edizione il Divino Etrusco ha avuto come padrino l’inconfondibile giornalista enogastronomico con il cappello Carlo Zucchetti che ha condotto una degustazione alla cieca nell’incantevole cornice di Piazza Soderini. Vitigni autoctoni e internazionali si sono alternati per donare ai bevitori qualche calice “decantato” dallo stesso Zucchetti. L’evento vi dà l’appuntamento per il prossimo anno. Cheers!