Il prof. Giuseppe Cappello tra cultura e musica


Personaggio poliedrico dalla formazione classica, la musica nel sangue, la
mente di un sognatore, le radici ben salde grazie a due genitori insegnanti
che, sebbene gli abbiano impartito un’educazione rigida, lo hanno lasciato
esprimere, hanno permesso che trovasse la sua via, sempre guidandolo, con le
lezioni di pianoforte, la passione per l’arte, la possibilità di scegliere il proprio
credo. Giuseppe Cappello è il professore di un noto liceo della Capitale che
segue con amore e professionalità i propri discenti, cerca di mostrare loro la
strada con i valori di un tempo, quelli che non esistono più. Crede nell’onestà
intellettuale. Per anni si dedica alla scrittura di articoli, pubblicazione di libri
ispirato dal mondo greco, baciato da Euterpe, accarezzato da Calliope e spinto
da Fidia con un tormento benevolo accelerato da Socrate, Platone, Hegel sulle
note musicali di Sting. Perché Giuseppe suona, canta, compone versi. Da
questa sua poliedricità nasce
Dai Greci ai Police
, Giuliano Landolfi Editore. Un
libro ricco, intenso, che parte dai ricordi di un ragazzo che col tempo diventa
uomo, inconsapevolmente. Un viaggio che parte dalla scoperta di una chitarra,
passa dal santuario di Delfi, testimone silenzioso di prodigi, per attraversare
la natura, avvertire il furore calcistico sempre fedele alla magica Roma. Flash
di presente e passato, di tempi nei quali si è costretti a casa. Un misto tra
trascorso e presente, vissuto e sognato su un sottofondo di un gruppo
londinese nato alla fine degli anni ’70 che ispira così tanto lo scrittore da farlo
diventare lui stesso il front man di un complesso mai potuto conoscere nel
senso stretto del termine. Forse meglio così … Perché Cappello crea, dialoga
con i filosofi, li interpreta, li porta in vita grazie alla facilità di scrittura,
l’erudizione che non sfoggia ma possiede. Un testo per visionari, adolescenti
ancora incerti, studiosi … Testimonianza che la verità va cercata dentro di noi,
artefici della nostra vita, talvolta mossi dal vento, altre volte dalle onde …
L’importante è assecondare la propria natura e cercare stimoli positivi che
solo noi possiamo riconoscere.
