L’Inferno è Magnum
Algida, marchio di qualità made in Italy, nativo della Capitale nel secondo dopoguerra grazie all’intuito di Italo Barbiani, ex dipendente della gelateria Fassi e da Alfred Wiesner, ingegnere austriaco di origine ebrea per questo costretto in un campo di concentramento. Il Cremino è il primo prodotto a rendere il marchio celebre. Fiordifragola dall’esterno ghiacciato e l’interno ricco di panna; Cornetto simbolo di intere generazioni; Cucciolone pronto da mordere; Calippo colorato e sensuale, sono alcuni protagonisti di una storia golosa ancora attuale. Chi non ricorda il cuore di panna, l’estate e il primo bacio dipinti in un’intramontabile pubblicità? Oggi il marchio appartiene al gruppo multinazionale Unilever e il luogo italiano più grande nel quale sono prodotte queste magnifiche leccornie è lo stabilimento di Caivano (Napoli).
Tra le intuizioni vincenti, in realtà tutte, emerge Magnum, aggettivo latino attribuito a due grandi condottieri come Alessandro, figlio di Filippo il Macedone e Carlo, incoronato da papa Leone III nella notte di Natale dell’anno 800. Aggettivo neutro che quest’anno celebra i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta con Inferno, ormai giunto agli ultimi giorni; Purgatorio in uscita e Paradiso coming soon…
Il viaggio dantesco inizia tra luoghi cupi, disparate favelle, bestemmie preceduto da tre fameliche fiere. Un gelato al carbone rammenta l’atmosfera tenebrosa nella quale giacciono anime dannate come l’iracondo Filippo Argenti, l’eterno traghettatore delle anime Caronte, lo sfortunato Pier delle Vigne, il paterno Brunetto Latini per poi dare spazio a una variegatura sensuale al lampone che inevitabilmente vagheggia il canto dei lussuriosi. L’assaggio è avvolgente proprio come l’amore dei due amanti più celebri della letteratura: Paolo e Francesca. Il cioccolato extra dark con pezzetti di sale vagheggia la tentazione ben rappresentata da Ciacco, protagonista del VI canto dei golosi.
Aspettiamo di assaggiare le anime purganti…