Distilleria Francesco e il fascino della Nosiola
Santa Massenzia, deliziosa realtà della provincia trentina. Aria pulita, cielo nitido, vegetazione fitta, colline sinuose che si trasformano in immagini di folletti, maghi e fate su un lago straordinario… Atmosfera suggestiva resa un po’allegra grazie alla presenza di alcune distillerie . Tra queste spicca Distilleria Francesco con al vertice Alessandro il cui bisnonno, probabilmente per il contatto con la mensa vescovile di Trento, decide di aprire una distilleria e da lui i suoi tre figli. Alessandro, oggi, ha una splendida famiglia, una moglie affascinate ed è riuscito a trasmettere ai suoi cari la passione per la vite. Al di là della produzione di grappe invecchiate, bianche, monovitigno, alle erbe … Crea una serie di prodotti con l’uva regina del territorio: la Nosiola, il prodotto più importante è il Vin Santo. Le uve, raccolte nel mese di ottobre, appassiscono su graticci sui quali romangono circa cinque mesi, colpiti da una botrhytis cinerea, muffa nobile, che si sviluppa in modo endemico. L’acino cambia colore e, durante la lavorazione, raggiunge aromi interessanti che si possono godere nel calice. Sorso morbido, ricco, sostenuto da una buona acidità che rende il prezioso liquido adatto all’invecchiamento. Bottiglia preziosa da stappare solo con amanti del buon vino, il suo valore si esprime già attraverso il colore. Sposo perfetto di formaggi erborinati, amante del foie gras, amico dei dessert di un certo spessore. Altra chicca da consumare con più frequenza è il Reboro ( 100% Rebo, incrocio tra Teroldego e Merlot), le cui uve subiscono un appassimento di due mesi… Vino di corpo, ben strutturato, dal bouquet generoso, dalla lunga scia in bocca, per niente scontato. Altro calice da considerare è il Lagrein, un po’ offuscato dal Teroldego della regione, ma in caso di buona annata e di un giusto lavoro in cantina, è in grado di regalare emozioni anche diversi anni di invecchiamento, Francesco Poli ne è l’esempio.
Il Trentino è un’area ancora non conosciuta come dovrebbe che, talvolta, ingiustamente, crede di essere offuscata dall’Alto Adige, ma che ha una luce propria, unica e articolata. Da visitare.
Azienda socia della Strada del vino e dei sapori del Trentino, realtà che da anni si occupa delle eccellenze del territorio attraverso un lavoro capillare e scrupoloso e che segue e suggerisce ai turisti e non solo percorsi suggestivi per la vista e il palato. Great job!