Villa Corniole e la raffinatezza dei suoi calici
Ancora incontaminata la Val di Cembra, lambita dal fiume Adige e solcata dal torrente Avisio. Terrazzamenti impervi scoloriti dalla presenza delle nuvole, aria fresca e salutare, escursioni termiche, microclima unico che accarezza le viti di Muller Thurgau, Gewurtraminer e Chardonnay. Sulla Piana Rotaliana, triangolo di natura alluvionale, racchiusa dalle protettive rocce, il Teroldego sembra aver trovato il suo habitat naturale accompagnato dal Lagrein e dal Pinot grigio. Da queste uve è generato il nettare della cantina Villa Corniole di Giovo (Trento). La famiglia Pellegrini da generazioni si occupa della creazione di calici eleganti. Maddalena Nardin, dal forte carattere assieme al marito ha innalzato un vero e proprio castello del vino. La solidità di questa realtà è conseguita dall’unione familiare. Sara, Linda e Sabina dall’aspetto angelico e dalla spiccata personalità creano assieme un vero e proprio diamante più noto come Salisa Brut ( Blanc de Blanc) da uve Chardonnay, perlage fine e persistente, abbinabile nel suo charme, testimone del territorio grazie ai sentori di pino mugo. La sensualità femminile si esprime anche nel Pinot grigio 2017 dalle sfumature preziosamente ramate, dalla buona acidità. Pietra focaia, a tratti arancia sanguinella impreziosiscono una bottiglia da dover sorseggiare perché acchiappa vista e olfatto. Epilogo lungo e persistente. Entusiasmante il Muller Thurgau cangiante in base alle annate. Dalla versione 2017 generosa di salvia e rosmarino si passa alla 2018 dalle note mielate alla florealità della mimosa, sposo perfetto della cucina asiatica. Più potenti i sorsi di Lagrein e Teroldego. Il primo speziato e sinunuoso, il secondo più adatto all’invecchiamento, impreziosito dal colore rubino quasi impenetrabile, sentori di frutti rossi abbracciano il cioccolato al latte su avvincenti note di cuoio che rendono l’assaggio ancora più convincente… Acidità e tannino creano il nettare abbinabile a cibi un po’ più strutturati.
Fili conduttori delle bottiglie permangono mineralità riconoscibile, raffinatezza come pochi e squisitezza all’assaggio… Vini di montagna di ampio respiro che immergono l’avventore in un mondo fatato e fiabesco nel quale è possibile vivere i propri sogni.