Piatti, chef e pizzaioli di Excellence 2019

Si conclude la settima edizione di Excellence che ha avuto come protagonisti tanti chef e i lori gustosi piatti. Cornice? Il Lazio, regione che negli ultimi anni sembra sia tornata alla riscossa grazie anche alle aziende vinicole e ai frantoi. Il nettare di Bacco e l’oro verde sacro ad Atena vogliono tornare in auge come nell’antichità.

Tra i cuochi di eccezione emergono  Federico Delmonte da Acciuga. Nativo delle Marche, ma la sua vicinanza alla Romagna è palpabile sia nell’accento che nella mentalità. Di bell’aspetto, determinato, imprenditore di se stesso ha un ottimo rapporto con la sua brigata. Ha tanta passione e voglia di lavorare. Diretto nel linguaggio, stupisce i fortunati astanti con un piatto insolito nel quale abbina la mandorla alle alici. Stuzzichino molto interessante che dimostra la voglia di sorprendere e di coinvolgere anche chi gli sta vicino.

L’irlandese e istrionico scrittore Oscar Wilde sosteneva: ” Date alle donne occasioni adeguate e loro ed esse saranno capaci di tutto”. Questa nota citazione ben si addice a Paola Colucci regina di Pianostrada. Di bell’aspetto, dai modi delicati, dalla favella sciolta, dimostra come le “femmine” siano in grado di offrire ai piatti e ai palati delicatezza di sapori con un tocco di decisione. La chef offre ai suoi collaboratori opportunità di crescita e valori umani, divenuti inusuali, ahimè, in una società che vive solo di apparenza.

Esplosivo è il faraone di Casa Iozzia, Lorenzo. Estroverso, buon comunicatore, spontaneo. Mantiene l’umiltà sebbene abbia raggiunto la Stella Michelin. Sicilianità e Tuscia gli offrono la possibilità di emergere. La sua cucina rammenta i colori e i profumi della generosa Trinacria che trova in lui un degno messaggero. Vulcano in eruzione, intenso e poliedrico proprio come i fumi dell’Etna. Imperdibile.

Chi non conosce lo chef tedesco Oliver Glowig! Fine nei modi e nelle parole. Trova l’amore nell’isola di Capri e non si allontana più dal Belpaese. E’ possibile assaggiare i suoi piatti nella deliziosa cornice di Barrique, luogo nel quale la buona cucina e vini del territorio si sposano alla perfezione. Le creazioni di Oliver si distinguono per classe e gusto. Spaghetti, erbe di campo e anguilla affumicata ipnotizzano gli assaggiatori. Lo charme del personaggio si trasferisce nelle sue pietanze.

La manifestazione si conclude con l’oscar della pizza italiana: Pizza Awards 2019. Tanti i pizzaioli in gara, provenienti dalle differenti regioni, ma a raggiungere lo scettro sono Franco Pepe e il suo Pepe in Grani, confermandosi  all’apice del movimento pizzaiolo italiano e conquistano ben quattro premi come miglior pizzaiolo e miglior pizza d’Italia, miglior pizza tradizionale e miglior pizza della Campania. Sul podio partenopeo anche 50 Kalò di Ciro Salvo e i I Masanielli di Francesco Martucci, premiata come miglior pizza contemporanea e miglior pizza fritta. Due riconoscimenti anche per Le Parùle, Berberè, Patrick Ricci e Salvatore Lioniello. Miglior pizzaiola Teresa Iorio, miglior giovane pizzaiolo Luca Mastracci di Pupillo. Ancora Pignalosa miglior pizza napoletana, 180 g. miglior pizza romana.
Nelle graduatorie regionali successi per Seu Illuminati (Lazio), Da Zero (Lombardia), I Tigli (Veneto), Patrick Ricci (Piemonte), L’Apogeo (Toscana).

 

Insomma… Tra chef e pizzaioli si offre il meglio… A voi la scelta da assaporare.