Identità Golose 2018!

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Quando si realizza un grande evento ne parlano tutti attraverso i social, i comunicati stampa, gli articoli, ma sempre in prossimità dell’attuazione. Identità Golose 2018 si è svolto diversi giorni fa, ma non è importante esclusivamente la notizia, ma la partecipazione attiva e soprattutto il ricordo. Tanti i cooking show, gli chef, i vini, gli sponsor, i prodotti di qualità. Edizione baciata dalla neve che ha visto come regione scelta la Calabria che finalmente ha offerto spazi e degustazioni non esclusivamente ai cibi locali noti in tutto il mondo, ma ai vini. Gaglioppo, Magliocco, Pecorello, Greco, Moscato di Saracena, Greco di Bianco sono stati i protagonisti di un’edizione poliedrica che ha avuto come tema principale il fattore umano, ma di che cosa si tratta? La nostra abilità in tutto ciò che facciamo, il nostro saper arrivare alla gente, le nostre intuizioni e Identità Golose lo permette. Offre la possibilità di assaggiare, toccare, vedere, conoscere la qualità. Tante  le attività, impossibile partecipare a tutte ma tra i protagonisti forse ha vinto il concetto di ospitalità e il gelato. Chi lo ha inventato? Qualcuno dice che provenga dalla lontana Cina che poi abbia raggiunto il successo in Italia. Pietanza forse non sempre utilizzata e sfruttata nel migliore dei modi a Identità Golose è stata data la possibilità di conoscere le sue numerose sfaccettature. Stefano Guizzetti, Giovanni Ricciardella, Giovanna Musumeci, Gianfracesco Cutelli, Osvaldo Palermo, Paolo Brunelli, Dario Rossi e Moreno Cedroni hanno trattatol’ice cream in modo unico e straordinario non come semplice dessert . La leccornia si trasforma in alimento sul quale gli altri ingredienti girano intorno. Abbinamenti inusuali, sempre riusciti, assaggi, talvolta eccellenti hanno offerto al prezioso alimento di farsi conoscere meglio.

Unico neo? Spesso gli chef ormai celebri non si accorgono di essere esseri umani e che ci si dovrebbe accostare a tutto ciò che ci circonda in modo umile… Dovrebbero rammentarlo più spesso.

Essere umili con i superiori è un dovere, con i colleghi è una cortesia, con i subordinati è nobiltà.”  BENJAMIN FRANKLIN