Lazio: un viaggio tra storia, tradizione e gusto
Il nome “Lazio” potrebbe derivare dal termine latino “latus”, che significa ampio, in riferimento alla vastità del suo territorio, ma anche alla presenza dei Latini, antica popolazione di pastori nomadi. Un’interpretazione più leggendaria suggerisce che la parola potrebbe venire da “latere” (nascondersi), poiché si narra che Zeus si rifugiò in questa regione per sfuggire dalla furia del padre Crono. Virgilio, invece, descrive l’arrivo di Enea in questa zona come il momento in cui i superstiti della guerra di Troia, abbattuti dall’inganno del cavallo, avrebbero dato inizio alla stirpe di Augusto attraverso la Gens Iulia.
I Romani erano conosciuti per la forza, la violenza in guerra, il legame con la famiglia e l’orgoglio per le proprie origini. Tra i luoghi più antichi della regione Cori (Latina), che ha mantenuto vive le tradizioni vitivinicole locali, con vitigni autoctoni come il Bellone e il Nero Buono. Sebbene il Lazio abbia una lunga tradizione gastronomica, che si è evoluta nel tempo, la sua cultura enologica è stata, purtroppo, un po’ trascurata.
Roma, la capitale, è senza dubbio uno dei nomi più noti al mondo, simbolo di potenza e storia, costruita da uomini straordinari. Di recente, l’Assessora all’Agricoltura, Sabrina Alfonsi, sta realizzando un lavoro importante nel comunicare la ricchezza di questa terra, cercando di unire tradizione e innovazione per far riscoprire i sapori, gli odori e le storie di questa regione, che ha sempre avuto una forte connessione con la classicità.
Una delle realtà gastronomiche più apprezzate del Lazio è la famiglia Argentati con il marchio “Ariccia food”. Marco, Marino, Luigi e Franco continuano la tradizione della porchetta, un piatto che si è guadagnato la sua fama, con carne cotta lentamente fino a ottenere una cotenna croccante e un interno tenero e saporito. Prelibatezza divenuta IGP (Indicazione Geografica Protetta) nel 2011. Spezie, erbe aromatiche stuzzicano le narici. Tagliata a fette, da gustare dentro un panino, come secondo, come piatto unico.
27 grammi di Pecorino venivano offerti ai legionari romani quotidianamente per garantire loro il giusto supporto. La famiglia Deroma, di origine sarda, ne produce uno davvero interessante accompagnato da altri formaggi come la ricotta di pecora, la ricotta romana DOP, la dolce caciottina ma il nec plus ultra è il Giovanni Pietro Deroma, dalla lunga stagionatura, il profumo invitante, il lungo e appagante l’epilogo.
L’ Emporio delle Spezie è una boutique di infinite piacevolezze in cui i colori prendono forma ed esaltano la qualità del cibo. Associate nell’antichità a credenze magiche e religiose. Simbolo di ricchezza e potere nel periodo medievale. Ingrediente segreto del famoso ippocrasso. Marco Polo ne descrive numerose nelle sue note di viaggio. Annusare questo posto è un privilegio.
Il Guanciale romano resta uno dei cibi più tipici e faraone di disparate ricette come Amatriciana, Carbonara e Gricia. Originario, probabilmente, di Amatrice legato alla pastorizia è un alimento completo e conservabile. Per alcuni discendente del petaso, antica razione alimentare destinata ai soldati romani.
Lamiapasta dei fratelli Troiani di Ponzano Romano è un prodotto eccellente, riconosciuto come tale anche da chef stellati. Piccoli lotti trattati con amore, quel sentimento trasmesso da generazioni partendo da Renato e Maria per giungere a Marzia. Grani antichi, quelli che facevano bene, che ancora si possono assaporare nelle mezze maniche, negli spaghettoni, nei torchietti, nei fusilloni, nella calamarata, nelle lagane, nelle caserecce, nelle fettuccine realizzate col cuore e con tanto sapore. Alta digeribilità e cottura perfetta.
Il Pan de Roma è una prelibatezza nata dal connubio artigianale tra Salvo Laenza e Paolo Pannuti dall’impasto soffice e profumato, realizzato con ricotta e olio evo, farcito con amarene e cioccolato. Tra le altre numerose leccornie spiccano i biscotti salati della linea Crunch in comode bustine di 80 grammi e il Panettone ai Tre Cioccolati dal morso libidinoso. Tutti firmati Salpa.
Villa Cavalletti è una realtà di Grottaferrata la cui nocchiera è una giovane e bella donna dal nome Tiziana Torelli che ha creato una concreta realtà che si declina in ospitalità grazie all’Accademia Villa Cavalletti in cui spazi e vista coccolano il fortunato avventore. Olio, che illumina il volto e fa bene al corpo, nelle linee “Olio et amo”, “Tusculum” e “Sfumature D’Olio”. Da non perdere proprio il Museo dell’oro verde, dedicato alla divulgazione e alla ricerca della cultura olivicola dei Castelli Romani. Dalle sfumature smeraldine si passa al nettare di Bacco. Abbinabile lo Spumante Brut Metodo Charmat (Malvasia Puntinata e Trebbiano) dal perlage fine e persistente, sprigiona sentori di crosta di pane, lime, fiori bianchi. Perfetto per le gite in barca, da sorseggiare all’aria aperta, da condividere con chi ci piace.
Meraco rosso (Cesanese) dal seducente rubino il profumo di pepe nero, carruba, rosa, sbuffi di tabacco. Tannini presenti e funzionali. Sorso interessante. Medesimo uvaggio genera una bollicina vivace e sfiziosa dal rosato sensuale e l’aroma di melagrana e piccoli frutti rossi: Rosa di Primavera.
Roma DOC rosso (80% Montepulciano, 20% Cesanese) dalle nuance lievemente più scure, il profumo di marasca, viola, mora. In bocca estremamente morbido e avvolgente. Corromperebbe anche gli astemi.
Tra le tappe obbligatorie della Capitale c’è La Cisterna, a Trastevere, luogo copioso di storia, con origini che risalgono al 1613. Il locale conserva una cisterna ottagonale, un elemento distintivo che rappresenta sia il ristorante che la via stessa. Con il tempo, location come queste hanno ispirato personaggi dal calibro di Trilussa, Ettore Petrolini e Aldo Fabrizi che hanno celebrato la cultura romana. C’è anche una curiosa storia che sostiene che una visita di Walt Disney,negli anni ’50, avrebbe influenzato alcune delle atmosfere nel suo fantastico film Fantasia. Gli spazi interni sono decorati con affreschi che raccontano scene della vita nell’antica Roma, dando a ciascuna sala un’atmosfera unica. La Cisterna offre diverse opzioni di ambienti: due sale interne, una cantina storica affascinante e un cortile interno elegante che crea un’atmosfera intima e serena, perfetta per chi cerca un’esperienza autentica.
Lazio da visitare e gustare.
