Steiger Kalena: l’Incanto di un vino senza tempo

Nella località di Casacalenda, in provincia di Campobasso, che affonda le sue radici in epoca romana, è possibile visitare la chiesa di San Nicola, il Museo Archeologico, il Castello Medievale e soprattutto immergersi in una natura autentica e rigogliosa. Proprio qui sorge una vera cattedrale del vino: l’azienda agricola Steiger Kalena, guidata da Giulio, giovane “faraone” visionario, figlio di madre molisana e padre svizzero.

Dopo aver trascorso parte della sua vita in Francia, Giulio decide di tornare in Italia con la moglie Margarita, scegliendo di mettere radici in Molise e crescere qui i propri figli, circondati dalla natura e dagli animali. In lui convivono la passione italiana e la lungimiranza di chi ha vissuto e lavorato all’estero. Crede nelle potenzialità del territorio più di molti conterranei, è concreto, determinato e affida si suoi vini il compito di parlare: raccontano storie, emozionano, si lasciano sorseggiare con eleganza.

Torre Kalena 2022 (Montepulciano 60%, Aglianico 30%, Tintilia 10%) è un commediante: si presenta come un rosato, ma sprigiona la potenza, l’intensità e l’eloquenza di un rosso. Le sue nuance, tra il granato chiaro e il ramato, disegnano archetti nel calice che evocano le colline circostanti baciate dal sole. Il bouquet, lontano dalla banalità, sorprende: note ematiche, ferrose, eteree, humus, smalto… il tutto poggiato su un tappeto di ciliegia con una tenue nota fumé. In bocca si trasforma in arancia sanguinella. Un finale appagante, preceduto da tannini vibranti e da una buona acidità. A rappresentarlo, idealmente, “L’Albero della Vita” di Gustav Klimt: solide radici che regalano frutti colorati e armonici. Un vino memorabile e identitario.

Labbra carnose restano sedotte dal Torre Kalena 2019 rosso (Montepulciano 95%, Aglianico 5%) dal rubino quasi impenetrabile. Sensuale e consistente. Balsamico dalle note di pepe rosa, marasca, carruba, al gusto un’onda di morbidezza occupa il palato in modo vellutato. Inghiottirlo è un peccato. Il pomo della discordia per chi lo vuole possedere.

La Parte del Tasso 2019 (Montepulciano 55%, Aglianico 35%, Tintilia 10%) ha una voce quasi umana, proprio come il tasso che, nella tradizione giapponese, è considerato un licantropo. Infatti, emana sentori selvatici e dolci, in un perfetto dualismo tra bene e male, bianco e nero, testa e croce. Un vino ermafrodito, complesso e misterioso.

La cantina è in continua evoluzione, ma le sue radici affondano nella tradizione, lo testimoniano un torchio francese del 1962 e gli animali che circondano la tenuta, simbolo tangibile della possibilità di un’alleanza armoniosa tra uomo e natura.
Steiger Kalena è un’oasi fuori dal tempo e dallo spazio, dove il vino è linguaggio, memoria, espressione.

Steiger Kalena: The Enchantment of a Timeless Wine

In the village of Casacalenda, in the province of Campobasso — with roots dating back to Roman times — visitors can explore the Church of San Nicola, the Archaeological Museum, the Medieval Castle, and, above all, immerse themselves in an authentic and lush natural landscape.
Here rises a true cathedral of wine: the Steiger Kalena farm, led by Giulio, a young and visionary “pharaoh” — son of a Molisan mother and Swiss father.

After spending part of his life in France, Giulio chose to return to Italy with his wife Margarita, settling in Molise to raise their children surrounded by nature and animals.
Within him blend the passion of Italy and the foresight of someone shaped by international experience. He believes in the potential of the land more than many locals: pragmatic and determined, he entrusts his wines with the task of telling his story. They speak, they stir emotion, they invite the palate with elegance.

Torre Kalena 2022 (Montepulciano 60%, Aglianico 30%, Tintilia 10%) is a comedian: it presents itself as a rosé, but reveals the power, intensity, and eloquence of a red.
Its shades — between pale garnet and copper — trace arches in the glass that echo the sun-kissed hills surrounding the estate. The bouquet surprises with its originality: blood-like, ferrous, ethereal notes, humus, enamel, all layered over a base of cherry and a subtle smoky nuance.
On the palate, it transforms into blood orange. A rewarding finish, preceded by vibrant tannins and a bright acidity.
Its ideal representation? Gustav Klimt’s Tree of Life: solid roots giving rise to colorful, harmonious fruit.
A wine that is memorable and distinctive.

Full lips are seduced by Torre Kalena 2019 Rosso (Montepulciano 95%, Aglianico 5%), with its nearly impenetrable ruby hue.
Sensual and full-bodied, balsamic on the nose, with notes of pink pepper, black cherry, and carob. On the palate, a wave of softness velvets the mouth. To swallow it feels almost sinful — it is the apple of discord for those who long to possess it.

La Parte del Tasso 2019 (Montepulciano 55%, Aglianico 35%, Tintilia 10%) speaks with an almost human voice — much like the badger, which in Japanese folklore is considered a shapeshifter.
It exudes both wild and sweet aromas, embodying a perfect duality between good and evil, light and dark, heads and tails. A hermaphroditic wine, complex and mysterious.

The winery is in constant evolution, yet its roots remain firmly planted in tradition — symbolized by a French wine press from 1962 and the animals that roam the estate, tangible signs of a harmonious coexistence between humans and nature.

Steiger Kalena is an oasis outside of time and space, where wine becomes language, memory, and expression.