The Last Burger di Eugenio Roncoroni ad America’s

Americo Vespucci, in modo inconsapevole, è colui il quale attribuisce al Nuovo Mondo il nome America, sebbene lo scopritore ufficiale sia stato Cristoforo Colombo. L’accaduto dipenderebbe dal fatto che il fiorentino navigatore avesse descritto quei territori come nuovi suoli separati dall’Asia attraverso alcune lettere. Il continente è ambito anche se già abitato da secoli ma l’Europa, non certo in modo indolore, riesce a occuparlo. L’America resta un sogno per molti, specialmente, tra la fine dell’ ‘800 e l’inizio del ‘900 che portano nel cuore un sogno e nella valigia, quasi spesso di cartone, le tradizioni del proprio paese di origine. Quando, però, si arriva negli USA non si può non sognare di addentare un hamburger. Ancora incerta l’origine del piatto, certamente, non concepito all’improvviso ma generato da un’evoluzione. Di carne cruda, battuta e leggermente cotta ne erano consumatrici popolazioni antiche come i Mongoli. Alla fine del XIX secolo si narra di un certo Otto Kuasw che ad Amburgo avrebbe cucinato una salsiccia modificandone la forma e privandola del budello da addentare tra due fette di pane e con un uovo. Giunti al secolo successivo compare il nome di Louis Lassen che, nel tentativo di creare un piatto veloce ed economico, raccoglie i residui di carne rimasti per creare questa forma e poterla mangiare anche per strada. Difficile scovare la reale paternità. Oggi a deliziarci con una versione tutta sua è Eugenio Roncoroni, chef nato dall’amore di una madre californiana e un padre americano. The Last Burger è l’unione tra la East Coast e la West Coast: 200 g di burger, Monterey Jack, cheddar, pancia di maiale glassata con sciroppo d’acero e lime, onion rings alla birra e curry, iceberg, cipolle pickled e salsa speciale accompagnato da patatine fritte, chi desidera può chiederle anche dolci. Il morso è dolciastro, piacevolmente pornografico, appagante. L’assaggio è disponibile in tutti i ristoranti America’s d’Italia fino al mese di giugno. All’interno dei locai sono presenti anche altri appetitosi morsi e una discreta lista di birre e tanti dolci golosi.

Da un anonimo goloso: “Tutte le cose belle della vita, entrano perfettamente in un hamburger”.