Palazzo Bonaparte e Arthemisia ospitano Fernando Botero

Dalla sensibilità e il fascino italiano Fernando Botero, nato in Colombia da David e Flora, ha sempre dichiarato che il lungo Stivale per lui sia stato fonte d’ispirazione. Amante di Dante Alighieri, fino a poco prima di scomparire chiede ai suoi figli di esibire sempre le sue opere d’arte. Un’esistenza lunga non sempre facile. Colpito dalla morte di un figlio e la perdita di una falange dalla quale trarrà ispirazione per scolpire spesso delle mani. Rispetto ai suoi tempi va controcorrente proprio come un colibrì riesce a volare indietro, trovando una sua dimensione che diventa internazionale grazia anche ad alcune mostre allestite in America. Fino al 19 gennaio il Palazzo Bonaparte della Capitale assieme ad Arthemisia ospita sue numerose opere d’arte. Un’immersione completa tra quadri, sculture, acquarelli, disegni e giochi di luce accostati in modo entusiasmante. Un’immersione nella dilatazione di un’arte ancora vincente ed estremamente attuale. L’importanza della memoria attraverso la riproduzione di eventi, storia, personaggi e soprattutto di scene di vita quotidiana. Così si è colpiti dalla burrosa eleganza della Ballerina alla spalla, l’estrema naturalezza della donna nuda che si guarda allo specchio da un’insolita prospettiva de Il bagno, passando a un altro bagno… Quello del Vaticano per poi giungere all’Omaggio a Mategna per volare poi con La donna che cade dal balcone.

Un tuffo nella cultura, nello spazio, nel tempo impercepibile perché sempre eterno.