La Crypta di Grottaferrata


Grottaferrata, deliziosa cittadina a pochi chilometri della Capitale, luogo di villeggiatura dal clima mite, vasto territorio dei Castelli Romani, il nome deriverebbe da Cryptaferrata, il cui suolo vulcanico è caratterizzato da un’interessante varietà minerale, è nota soprattutto per la sua Abbazia fondata nel 1004 da San Nilo da Rossano, sede dell’Ordine basiliano italiano. Il suo stile varia dal romanico con echi bizantini al barocco, l’interno è impreziosito tela Madonna con Bambino tra i santi Nilo e Bartolomeo attribuita al Carracci. Generosa e preziosa la biblioteca visitabile, al lato della struttura. In questi luoghi storici, mistici e preziosi nasce l’Associazione di Grottaferrata presieduta dalla giovane e intraprendente imprenditrice Tiziana Torelli che, proprio con l’arrivo dell’estate, ha presentato il progetto “Crypta”. Un marchio che lega un nettare al territorio attraverso la scelta autonoma delle uve che ormai rappresentano una realtà ben consolidata ma che rammenta che un vero Crypta abbia la coltivazione, la vinificazione e l’imbottigliamento rigorosamente a Grottaferrata secondo un regolamento condiviso e in corso di certificazione terza. Una concezione ambiziosa che unisce sacro e profano. Un torchio mistico nel quale il sacrificio di Gesù si trasforma in vino per uomini eletti che non sono semplici avventori ma destinatari di un messaggio. Tra gli ospiti d’eccezione il climatologo premio Nobel per la Pace Nigel Tapper, il Maestro Beppe Vessicchio e la volitiva e bella signora del vino Dominga Cotarella testimone del concetto di team adottato anche da Tiziana.
Crypta resta un “proposito” affascinante e ancora tutto da scoprire, diffondere, condividere, ancora un po’ nascosto proprio come la sua etimologia… Sta a noi raccontare una storia dal passato già noto e il futuro tutto da edificare.