Lo sguardo insolito della Capitale: RoofTop di dotcampus





La Città Eterna resta tra i luoghi al mondo da dover visitare, annusare, assaggiare… La storia la rende terribilmente affascinante, anche se si restasse lì un mese non sarebbe possibile visitarla e proprio con l’avvento del Giubileo, i vicoli di questa unica città saranno ancora più irresistibili e soprattutto affollati. La chiesa più nota della Capitale è La Basilica di San Giovanni in Laterano, nota anche come Cattedrale di Roma che spesso accoglie il Papa, il cui passato è anche più antico di quanto si immagini. La proprietà di quest’area nel IV secolo era proprio della famiglia Laterani. A pochi passi da suddetta struttura esiste una nuova realtà nota come RoofTop di dotcampus. Location internazionale che rende la medesima Roma una città ancora più universale. Uno spazio con 70 sedute e tavoli al servizio degli ospiti dell’ Hotel e degli studenti residenti, ma anche degli avventori esterni, riceve tutti la mattina per la colazione, servita dalle 7:30 alle 10:30, o per il brunch fino alle 15:00, ma anche per aperitivo e cena, con chiusura alle 23:00. Faraone dei fornelli Gianluca Pienzi, coadiuvato dal fratello Francesco, il tutto infiocchettato da Roberta Virgilio. Proposte deliziose e fresche realizzate con cura grazie a The Circle, Forno Marchetti, Altrovino, Wami, Plose e Doreca.
All’interno della struttura è possibile usufruire di una palestra dotata di attrezzatura Technogym di ultima generazione, sala yoga e una sala dedicata al corpo libero sia con affaccio esterno che interno. Uno spazio di 400 mq pensato per chi non vuole rinunciare al benessere fisico e per chi si ritaglia il suo tempo durante la giornata tra impegni e allenamento. Una light-Spa per rilassarsi completamente e rigenerarsi.
Un luogo insolito per la concezione di ospitalità italiana perché sembra di essere all’estero per il tipo di “format” all’interno del quali si socializza, si intrecciano culture, si vivono realtà universitarie, lavorative sempre con lo sguardo verso la basilica che rammenta sempre dove ci si trova ma con una prospettiva internazionale, una voglia di creare, di scoprire, di confrontarsi, di concretizzare che solo poco spazi offrono. Sono presenti disparati laboratori che stuzzicano tutti i sensi e che cambiano mensilmente. Come sosteneva l’autore lucano Orazio: “Ille terrarum mihi praeter omnis angulus ridet…” Qui più che sorridere si genera…