Umberto Calemme: una biografia edibile

Chi non ha mai addentato un trancio di pizza e non ha un ricordo che conduca al passato? La regina dei carboidrati, nota in tutto il mondo, non conosce confini, ceti sociali, colore della pelle ma solamente bocche desiderose di addentarla. Alta, bassa, croccante, ben condita: tanti gli abiti e gli accessori da lei indossati. Interprete di stati d’animo, di quadri pittorici, di fotografie la pizza occupa un posto nel cuore sia di chi la crea, sia di chi l’assapora. Tra i pizzaioli noti del capoluogo lombardo spicca Umberto Calemme, napoletano che, in tenerissima età, si trasferisce a Milano per desiderio del padre che apre un’attività familiare nel milanese. Terza generazione di esperti di farina, oggi Umberto rappresenta la qualità dei prodotti, la professionalità utilizzando sempre la fantasia. Gli aggrada osare ma senza mai esagerare. Il suo punto di forza? L’attaccamento alle radici, la conoscenza degli ingredienti, il saper modernizzare la tradizione senza tradirla. Le pizze sono la biografia della sua vita, ognuna gli rammenta un episodio. Fuoriescono dal cappello come un coniglio dal copricapo di un prestigiatore. Polpette, ragù, fagioli colori che costituiscono le pennellate di Umberto. Dove trovarlo? Da Cocciuto di nome e di fatto, nei pressi di Porta Romana. Cocktail deliziosi inebriano vista, naso e palato dissetando in modo diverso, per sposare un signor carboidrato. Un luogo nel quale trascorrere un po’ di tempo in libertà godendo di una bella Italia… Quella buona, caratterizzata da gente che si sveglia presto la mattina, lavora e dedica la sua vita alle passioni costruttive.

