Tra Radici e Calici: la filosofia del vino di Donato Di Tommaso”

Rosciano è un piccolo comune in provincia di Pescara abitato sin dall’età neolitica, presenti anche reperti archeologici romani, longobardi e medievali. Dalla fitta vegetazione, la varietà del grano e della genuinità della frutta. Qui si erge la realtà vitivinicola di Donato Di Tommaso, enologo passionale ed equilibrato, dall’aspetto longilineo, la favella sciolta e l’attaccamento alle proprie radici. Disparate le frasi presenti sul sito dell’azienda che descrivono la sua realtà. Forse la più rappresentativa è: “L’amore non sbaglia mai”. Sentimento che lo lega alla moglie, ai figli Giulia e Niccolò ai quali ha offerto la possibilità di scegliere ed esprimersi, alla famiglia allargata e anche al vino che lo accompagna dalla tenera età. Donato segue i grappoli dalla vigna alla bottiglia per regalare calici, alcuni dei quali rasentano la perfezione, che assieme compongono il mosaico della sua esistenza.

Biancopazzo (Trebbiano 70%, Sauvignon blanc 25%, Riesling 5%) 2020 è un ossimoro: non è folle per niente… Anzi è un incipit vivace e allegro che racchiude tre vitigni in apparenza differenti ma che, qui, si assemblano alla perfezione. Oro chiarissimo, disegna archetti preziosi, da un tappeto minerale fuoriescono sbuffi di susina, nespola, fieno. In bocca una gradevolissima acidità dalla scia sapida. “Pettegolezzi sul balcone” di Vittorio Reggianini: quando Biancopazzo entra … Tante altre ne escono.

Non è necessario giungere in Germania per bere un buon Riesling: Tommaso lo ha. L’annata 2020 dalle nuance paglierino luminoso, la spiccata nota di cherosene, fiori bianchi, pepe bianco, camomilla e gelsomino. Didatticamente perfetto. Sorso suadente e vivace dall’epilogo agrumato. “Il viandante sul mare di nebbia”, simbolo del Romanticismo Der Wanderer über dem Nebelmeer.: d’innanzi foschia ispiratrice.

Il Sauvignon 2022 dal giallo brillante, dalle note erbacee e briose. Foglia di pomodoro, rosmarino, basilico, caramella al miele su un drappo balsamico inusuale. Elegantemente da godere. Le “Ninfee” di Claude Monet.

Aciniprimi 2024 (Cerasuolo d’Abruzzo) dal corallo trasparente. Ciliegia, smalto, pesca rossa, melagrana. “La camera rossa” di Félix Vallotton, dove si entra con disinvoltura ma tutto può accadere.

Atelier rouge” di Henri Matisse è l’Eccessodicolore rosato scuro di Montepulciano, annata 2020. Pepe nero, cioccolato, ciliegia sotto spirito, chiodi di garofano, una leggera nota alcolica induce al peccato e all’eccesso. Assaggio malizioso. Drappo de “La donna allo specchio” di Tiziano.

Sorsonudo 2020 (Montepulciano) dalle sfumature rubino esprime il territorio. Humus, terra bagnata, mora, foglie di tabacco, carruba, autentico, avvolgente al palato dal finale lievemente rustico. Tannini gradevoli. Il “Nudo rosso” di Amedeo Modigliani. Si assapora per ciò che è.

Il Pinot nero 2020 trasparente, leggiadro, pepe nero, noce moscata, liquirizia in bocca si trasformano in opulenza tangibile. Il nettare è più ricco e i frutti rossi si lasciano masticare. Una donna che fuma adagiata sul divano creando piccoli cerchi con l’aria tinta che le esce eroticamente dalla bocca.

Donato Di Tommaso è l’adulto che ciascuno avrebbe voluto incontrare durante il suo percorso esistenziale. Colui il quale si mette in discussione, cercando di trarre solo gli aspetti migliori del prossimo, che offre ai giovani gli strumenti attraverso i quali disegnare il proprio tragitto di vita.