Daniele & Simone, ingredienti di una passione: Pasqualina

Il nome Frascati appare per la prima volta a metà del IX secolo, per identificare un piccolo insediamento urbano probabilmente noto per la raccolta delle frasche che ivi si ardevano per tradizione locale. In età imperiale ospita ville di figure note come Cicerone. Nel XVI secolo accoglie personaggi della Camera Apostolica. A metà dell’‘800 si inaugura la stazione ferroviaria Roma – Frascati. Queste alcune notizie di una realtà a pochi chilometri dalla Capitale. Zona conosciuta anche per le DOCG Frascati Superiore e Cannellino di Frascati in cui regna la Malvasia del Lazio detta Puntinata. Se si desidera trascorrere un po’ di tempo in questa cittadina è possibile sostare in una nuova realtà tutta da gustare: Pasqualina. Protagonisti? Daniele Bonanni e Simone Giuliani. I due si incontrano presso la scuola di cucina “A tavola con lo chef” con Antonio Sciullo. Molto simili tra loro, entrambi, estimatori dell’uva Riesling ed estremamente schietti si auspicano la tranquillità. La loro sincerità si evince dai piatti sempre con un tocco originale, è esclusa la banalità. Daniele consegue la maturità al liceo scientifico, si iscrive all’università alla facoltà di ingegneria, ma poi torna alle origini, il richiamo del ristorante dei nonni e del bar dei genitori è troppo forte. Come un nocchiero governa la nave della sua esistenza e sferza il timone verso un’altra direzione. Quale il piatto della seduzione? Carpaccio di scampi ai tre caviali con panna acida. Ha capito che il gentil sesso è sensibile al cibo erotico e costoso.

Simone, invece, intraprende gli studi tecnici, in cucina, in caso di necessità, è in grado di riparare tutto. Mago nella preparazione degli gnocchi, trova la ricetta perfetta nella quale utilizzare poca farina. Non ricorda quando abbia capito che sarebbe diventato chef, sa solo che seguiva sempre la nonna, regina dei fornelli. Il piatto per conquistare una donna? Le fettuccine al pomodoro, ovviamente fatte in casa. Forse aiuta la preda a pulirsi dagli schizzi del sugo.
Bella gente, bei piatti. Tra gli antipasti emerge Pane, cipolla e rosmarino profumato, delicatamente persistente ed estremamente scioglievole. Apoteosi dei sensi. Gli Spiedini di animelle sarebbero apprezzati anche dai vegetariani, chi lo avrebbe detto? Per gli amanti dei sapori più decisi Lingua, pesca e basilico è da assaggiare. La durevolezza della lingua è ripulita dell’erba reale e accarezzata dalla frutta. Tra i primi piatti le Reginelle al pomodoro metterebbero d’accordo una tavolata di commensali irrequieti: la semplicità resta sempre la più complessa. Tra i secondi gli Straccetti ed erbe spontanee sono un modo estivo di assaporare un piatto che va bene per tutte le stagioni. Tra i dessert a parte le deliziose Ciambelline al vino e il regale Tiramisù, per i più audaci Panna cotta al latte di capra esaltata da qualche goccia di olio extra vergine d’oliva “Flaminio”, poi Limone e meringa fanno perdere la testa. Il pane rigorosamente homemade e nettari di Bacco locali. Queste alcune pietanze di una cucina sana, colorata, stagionale e fantasiosa.
Pasqualina è il nome di una nonna che ha saputo trasmettere l’amore nel senso più ampio del termine ai suoi nipoti e la cucina è un atto di affetto che da secoli commuove proprio come i piatti di Daniele e Simone.
