La Regola è la regola dell’attesa

La quinta generazione di vignaioli, rappresentata oggi da Valentino, Nicolò e Vittoria, continua a raccontare la storia della famiglia con passione e visione. La Regola a Riparbella, nel cuore di Pisa, è un luogo dove il futuro si incontra con il passato, un connubio perfetto tra la grandezza e la generosità del territorio e la determinazione dell’uomo. Qui, i suoli variegati, ricchi di fossili marini e su una base di argilla e sabbia, creano un microcosmo ideale per la coltivazione delle viti.

La cantina non è solo un luogo di produzione, ma una realtà che guarda al futuro. La struttura, realizzata con materiali di bioedilizia e disegnata dall’architetto Sergio Scienza, rappresenta una sintesi perfetta tra la modernità e il rispetto per l’ambiente. Ma l’essenza de La Regola è anche nel tocco del maestro Tonelli, che esprime attraverso i suoi schizzi il concetto di humanitas – un’educazione al gusto e alla cultura, all’empatia e alla sensibilità, all’equilibrio e all’impegno civico, valori che hanno ispirato grandi pensatori come Cicerone e Seneca.

L’Eccezione 60 Brut Nature Metodo Classico (Manseng e Chardonnay) è il primo vino che ci accoglie in questo viaggio. Un perlage luminoso e persistente solletica il naso con sentori di crosta di pane, lime e lieve menta. In bocca, è un’ode alla piacevolezza, con un finale fresco che invita alla scoperta. È un vino da condividere, simbolo di quell’eccezionalità che La Regola sa esprimere.

La Regola Bianco IGT 2021 (Sauvignon Blanc e Chardonnay) è un compagno di giochi che si lascia bere con piacere, con una mineralità che si svela delicatamente, accompagnata da note suadenti di fumé, pesca e lime. Il finale cedrino è un invito irresistibile che fa sparire la bottiglia in un istante.

La Regola Rosso IGT 2020 (Cabernet Franc), la cui prima annata risale al 1998, è un piccolo Ercole in bottiglia: giovane, ma con un carattere che non può essere ignorato. La sua rubinosa intensità, i sentori di pepe nero, ciliegia, humus e carruba rivelano la sua potenza, mentre in bocca si fa sentire con una acidità vibrante e una tannicità promettente. Ancora troppo giovane per essere apprezzato appieno, ma già un grande vino da scoprire nel tempo.

Strido IGT 2020 Rosso (Merlot) non è affatto banale: la sua lieve sfumatura purpurea richiama albe e tramonti, mentre il sorso è vivace e vellutato, un vortice peccaminoso di balsamicità e spezie, con note di cardamomo e curcuma che lo rendono avvolgente e irresistibile. Anche in questo caso, la bottiglia scompare velocemente, lasciando il desiderio di un secondo assaggio.

Infine, Sondrete Bianco IGT Passito (Trebbiano, Malvasia e Colombana) è un passito mai stucchevole, con una lucentezza ambra che racconta la sua eleganza. Mandorle, miele e papaia si materializzano in un morso piacevole, perfetto con formaggi stagionati o un delizioso foie gras. Da esplorare anche con un pezzetto di cioccolato bianco e pepe di Timut… Osare.

In un mondo che corre, il Vin Santo de La Regola ricorda che gli obiettivi ambiti si ottengono solo con la pazienza, la dedizione e il cuore. Quando lo assaporiamo, non ci resta che pensare. LaRegola, infatti, è proprio questa: la bellezza si trova in ciò che si lascia desiderare.