Chi è San Valentino e perché si festeggia?

San Valentino, festa degli innamorati, ormai è diventa più una celebrazione del consumismo e dell’eterno apparire piuttosto che un rifermento storico. In realtà ha radici molto antiche. I Romani erano soliti celebrare la sua antenata ricorrenza il 15 febbraio attraverso i Lupercalia in onore di Luperco, divinità romana collegata alla protezione del bestiame e alla fertilità. Questa festa era solennizzata in questo mese perché si trattava del culmine della stagione invernale per cui i lupi famelici si avvicinavano alle greggi. In tali occasioni i ragazzi nudi inseguivano le donzelle svestiste e così si univano consensualmente. Con la diffusione del Cristianesimo un’usanza tale non poteva essere accettata così Papa Gelasio I, vissuto nel V secolo, ne abolì la celebrazione cambiandone la data e sostituendola con la celebrazione di San Valentino, vescovo di Terni, morto martire. Si narra che da giovane Valentino amasse i fiori, che rispettasse i genitori, che all’età di 21 anni fosse diventato vescovo di Terni e che fosse solito aiutare le coppie in difficoltà. A incoronarlo, involontariamente, patrono degli innamorati è lo scrittore Geoffrey Chaucer, noto per  I racconti di Canterbury, il quale narra che durante il giorno di San Valentino i volatili iniziassero le danze amorose.

Il santo è invocato anche nella tragedia di Amleto e nella commedia Sogno di una notte di mezza estatate di William Shakespeare.

Buon San Valentino a tutti gli innamorati altrimenti si attenda San Faustino per chi è ancora in cerca dell’anima gemella.