L’incontro amoroso tra Giancarlo Suriano e il peperoncino

Ci sono alcuni incontri che restano indelebili, altri che neanche si ricordano, altri ancora durano una vita intera… Ed è così che si accende la passione tra l’artigiano calabrese Giancarlo Suriano e il peperoncino. Un connubio speziato che si traduce con l’espressione: “Chi si somiglia si piglia”. entrambi vulcanici, schietti, memorabili, diretti e soprattutto non per tutti. O si amano o si odiano come le grandi menti e i sapori decisi. Così Giancarlo dedica la sua esistenza a questa “species” straordinaria giunta in Europa dopo la scoperta dell’America. Cristoforo Colombo, a differenza del cacao, ne intuisce immediatamente le potenzialità ma il business non è immediato. Il sapore risulta troppo forte, la produzione non particolarmente complessa e la chiesa lo considera peccaminoso. Pellegrino Artusi, il noto gastronomo di Forlimpopoli, lo snobba nelle innumerevoli ricette provenienti dal lungo Stivale racchiuse ne “La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” perché si tratta di un alimento per poveri. A offrirgli dignità saranno il cuoco galante Vincenzo Corrado e il noto Ippolito Cavalcanti, entrambi meridionali. Queste alcune delle informazioni tratte da “Io e il peperoncino, una bella storia d’amore” di Giancarlo Suriano che dedica alla “spezia peccaminosa” un libello veloce da annusare, divorare, offrendo spunti di cultura, incontri appetitosi e anche disparate ricette realizzate con la pianta di Capsicum che, attraverso la “genialità” dell’amato, indossa diversi abiti come la Crema di peperoncini, ‘A mollicata, l’Habanero orange, A maritata. Per chi lo volesse sorseggiare in sensuali cocktail esiste l’Amante – o, fermentato di peperoncini made in Calabria. Rari gioielli per nasi e palati raffinati. Per gli amanti dei fornelli lo chef Claudio Villella propone Cernia scura del Tirreno, marmellata di limoni di Rocca Imperiale e peperoncino Suriano; Antonio Andy Luotto, invece, Alette di pollo fritte con salsa Haba – Calabra; Fabio Mattia Torchia inserisce l’ingrediente magico in Foglie e fagioli… Un inno alla creatività e al sapore. Insomma una lettura d’obbligo per gli appassionati di cibo, i curiosi, le buone forchette… E soprattutto gli innamorati.