La tana del ghiro: tappa catartica

Esistono luoghi catartici nei quali si torna volentieri anche se non sempre nelle vicinanze. Così quando ci si reca nella regione natia ci si immerge in un’altra dimensione, tempi differenti, più lenti e sapori autentici, quelli che fanno tornare bambino. Così si va a San Sosti (Cosenza), località nota per la Madonna del Pettoruto, scolpita da un certo Nicola Mairo, ingiustamente accusato di omicidio. La madre di Gesù fu successivamente trovata da un pastorello sordomuto, mentre il santuario fu innalzato alla fine del 1800. A pochi passi si erge un ristorantino delizioso gestito dallo chef Fabio Mario Torchia, di origine reggina e la deliziosa moglie – artista Loredana la quale non solo aiuta in sala con grazia e armonia ma è autrice di meravigliose pitture presenti in sala. I piatti che si assaggiano sono tipici del territorio. Olive locali, paste fatte in casa, latticini varipinti, carni che cambiano in base ai periodi dell’anno, etichette di nettari regionali. L’atmosfera è rilassante, il clima dolce, la brigata perfetta… Un attimo per dimenticare dove ci si trovi, immergendosi nella serenità.