Rovaniemi e il villaggio di Babbo Natale, visitarli? Mah…

Mentre l’Italia si divide in zone assolate con temperature al di sopra dei 40° e pioggia incontrollabile come quella avvenuta stanotte a Milano… Sono riuscita a fuggire per pochissimi giorni in Finlandia nel paese di Babbo Natale, in Lapponia, a Rovaniemi. Da bambini si sogna questa location immaginandola chissà come quale pianeta a parte, dove è possibile esprimere ogni desiderio… In effetti lì è consentito inviare una lettera all’uomo barbuto, dar da mangiare alle renne affamate per 5 euro, gironzolare per negozietti poco accoglienti e soprattutto deludenti nei quali si respira aria di business e non di festa. L’aspetto peggiore, però, è il modo con i quale sono trattati i Siberian Husky, quadrupedi dagli occhi di ghiaccio la cui vista a persona costa circa 30 euro. Un “canile” terribile nel quale non si ascoltano altro che ululati e i cani sono legati in modo maldestro. I loro cuccioli a parte, messi in mostra per i bambini. Atmosfera triste nella quale è evidente l’avidità umana e di come ancora una volta gli animali siano migliori dell’uomo.
Il clima è apprezzabile in questo periodo anche se più caldo del solito. È possibile assaggiare la carne di renna, del buon tonno e del discreto burro. La natura a tratti è incontaminata, poca la densità di popolazione. Un paese su alcuni aspetti arretrato, lontano dal nostro modo di pensare… Nel quale, per ora, non si boccheggia per il caldo…
Esperienza consigliata? Non ne sono del tutto convinta…
La civiltà di un popolo si misura nella maniera in cui tratta gli animali (Gandhi).