Monchiero: sorsi che sussurrano

Vittorio, Maggiorino, Vittorio… Oggi Luca e Stefano queste sono le generazioni che si sono passate il testimone per la realizzazione di una cantina collocata in uno dei luoghi baciati dalla fortuna: Castiglione Falletto. Il marchio Monchiero profuma di tradizione, di gente concreta che non ha emigrato, che ha venduto uve per alcune generazioni, che ha lavorato per altri, decidendo poi di costruire qualcosa per loro stessi.  

Barolo, nettare degli dei conosciuto ovunque per la sua potenza, la sua longevità, la capacità che ha di comunicare con gli uomini, perché i vini di Monchiero non urlano ma sussurrano in modo elegante.

Barolo DOCG Rocche di Castiglione 2018 dal rubino chiaro, la speziatura palpitante, del caffè verde, dal coriandolo, dal pepe in bocca si lascia gustare lentamente come la Venere Callipigia, a lungo censurata, che a poco a poco si scopre per affermare che il meglio debba ancora venire, sebbene mostri chiaramente il suo posteriore. Tannini laccati, epilogo di arancia sanguinella.

L’annata 2017 regala nuance un po’ più scure che sprigionano spezie più dolci come cannella, carruba, ginepro per poi passare alla ciliegia, il palato rimane vellutato per meno tempo. Una seducente illusione di una pennellata che colpisce.

La 2019 descrive le 9 muse, divinità che non hanno meno potere delle dee. L’invocazione a Calliope, legata alla poesia epica, è d’obbligo. Clio, musa della storia, annuncia la longevità del sorso, Euterpe ne esprime la melodia, Erato recita versi d’amore, Melpomene grida che è una tragedia non essere baciati da questo nettare, Polyimnia lo definisce superlativo, Thalia sorride per la contentezza di aver assaporato un sorso equilibrato, elegante, raro da scovare; Tersicore lo assaggia e inizia a ballare folgorata mente Urania dall’estasi guarda le stelle.

L’annata 2015 è un generale aitante dalle note balsamiche, la mineralità vibrante, la scia che vagheggia il mòn cherì. Chissà… Forse sarebbe piaciuto a papa Paolo III nato come Alessandro Farnese, tanto amante del vino.

Una carrellata di bella Italia, quella che esporta la qualità e versi degni solo di palati fini…