La Doc Roma e il suo orgoglio ferino








Ancora incerta l’origine della lupa capitolina, per anni considerata di epoca etrusca, oggi, invece, potrebbe essere di età medievale. La sua immagine più nota è la statua di bronzo, di grandezza naturale ubicata nei Musei Capitolini in posizione austera, quasi come se dovesse proteggere la città. Sotto di lei due panciuti Romolo e Remo di età certamente successiva, tondeggianti proprio come quelli dipinti da Peter Paul Rubens attualmente nella pinacoteca romana.
Lupa, fiera della selva oscura del viaggio dantesco, che impedisce al sommo poeta il cammino, spingendolo verso la fallace via con la lonza e il leone, allegoria della cupidigia. Tratteggiata anche su alcune etichette della DOC Roma assieme al numero 753, anno della leggendaria fondazione.
La regione Lazio possiede 27 DOC e 3 DOCG quali Cannellino di Frascati, Cesanese del Piglio o Piglio e Frascati Superiore DOCG. La DOC Roma resta quella memorabile, dal suono facile che indossa trasparenze bianche, rosse, rosate. Così disparate aziende la producono, tra queste troviamo Casale Vallechiesa (Frascati) madre divini vulcanici, rappresentata da Cristina Piergiovanni, donna volitiva e determinata che ha ereditato la cantina dal suocero e assieme alla famiglia svolge un ottimo lavoro; Tenuta tre cancelli (Cerveteri) con a capo Liborio De Rinaldis, capace di diffondere l’etichetta in modo capillare; Tenuta Iacoangeli del giovane Paolo che crede nel valore del lavoro di squadra e nelle potenzialità della sua regione; Cantine Volpetti (Ariccia) di Mauro, discendente da una stirpe storica locale; scoperte recenti sono Borgo del Baccano di Campagnano di Roma e Solis Terrae di Massimo Caucci a Fiumicino, sorsi eleganti e riconoscibili. Copiosi i calici di Casa Divina Provvidenza di Nettuno, il Cacchione è morbido, avvolgente, profumato. Convince la Tenuta San Leo (Ariccia) con il sanguigno Commodo e Vinea Domini di Marino con la Malvasia Puntinata, medesimo vitigno per il Principe Pallavicini (Colonna) che resta una realtà ben consolidata del Lazio.
Roma dà e toglie proprio come una divinità capricciosa che decide del destino dei popoli, Caput mundi di popolazioni che ha visto, conquistato e assoggettato. Proprio secondo i Romani nel nome della persona era identificato il presagio… La DOC Roma non può non possedere un ottimo destino, sono le “genti” che dovrebbero scolpirlo sulla pietra ed esserne consapevoli… La storia insegna.

