Il vino del ❤️: Donnanò

Lo stilista italiano Roberto Capucci sostiene: “L’eleganza è seduzione, fascino, mistero. Non apparenza”. La squisitezza non è una caratteristica così diffusa. Se si dovesse descrivere un sorso di Donnanò, etichetta della cantina calabrese Termine Grosso non esisterebbe sostantivo più adatto. Un blend di Greco bianco dalla buccia spessa che regala alcolicità e acidità, di Pecorello dalla polpa consistente e gradevole e di Zibibbo dalle sfumature aromatiche. La bottiglia non poteva che ispirarsi a una donna forte, di altri tempi. Un giallo quasi prezioso regala sentori di albicocca sciroppata, susina gialla, mela renetta su uno sfondo di miele di acacia e acetosella. In bocca è avvolgente, pieno, curvilineo, a tratti polposo, alcolicità e acidità si amalgamano. L’epilogo è lungo dal finale quasi di buccia di limone candita.
Donnanò è il bianco che non ti aspetti, mai banale, abbinabile ai cibi ma che può essere gustato anche per conversare… Il vino che spinge a chiacchierare e socializzare. What else?